Olio e Trattamento Ayurvedico

Il massaggio è un grande atto di benessere per il nostro corpo; quello con oli ayurvedici è in grado di alleviare la mente e il corpo da molti tipi di sollecitazioni negative e liberarci dalle tossine. Il massaggio ayurvedico, fatto regolarmente, ringiovanisce l’intera struttura fisica e favorisce il nostro rilassamento mentale. Già nell’antichissimo testo indiano del Charaka Samhita si affermava che “una persona al fine di preservare e promuovere la salute positiva dovrebbe utilizzare la terapia di massaggio ogni giorno” e che “Il corpo di chi si massaggia regolarmente con olio non viene influenzato molto da lesioni accidentali o lavoro faticoso. Utilizzando massaggi con olio ogni giorno, una persona diventa forte, affascinante e meno colpito dalla vecchiaia”. -Charaka Samhita: Sutrasthana: V: 88-89-
Nella tradizione ayurvedica, il massaggio terapeutico con l’olio equilibra i tre umori corporei, o dosha (vata, pitta e kapha); questi dosha creano un “laboratorio unico e biochimico” nel corpo di ognuno di noi e, poiché la combinazione di vata, pitta e kapha è infinita, ognuno di noi ha una costituzione “unica come la sua impronta”. Nella maggior parte di noi, tuttavia, un dosha è primario, un altro è secondario e il terzo è meno prominente. Perché è importante conoscere il nostro dosha predominante? Perché queste unicità sono fondamentali per la scelta degli oli da massaggio adatti al nostro dosha dominante…
Per la pelle secca (Vata) è bene utilizzare un olio intrinsicamente caldo e pesante come quello di sesamo, il “re degli oli”, quello di mandorla, anche usato per calmare Vata mentre sta riscaldando, avocado o Olio Mahanarayan, prodotto da più di 29 erbe ayurvediche ed utilizzato perché vantaggioso per il movimento delle articolazioni.
Grassi, affilati, leggeri, carnosi, diffusi, caldi e liquidi sono le principali qualità di Pitta e per la sua pelle sensibile o surriscaldata è bene utilizzare un olio di raffreddamento o neutro. L’uso dell’olio vegetale è essenziale per equilibrare o pacificare Pitta.
Freddo, pesante, lento, statico, liscio e grasso sono le qualità primarie di Kapha; l’utilizzo di oli caldi, stimolanti e leggeri è la cosa migliore per Kapha (il migliore è quello di sesamo), ma, a causa delle sue particolarità intrinseche, Kapha necessita di molto meno olio rispetto a Vata o Pitta, per cui il miglior massaggio per questo dosha è ‘Udvartana’, effettuato con polveri fragranti e morbide, assorbenti, come la Polvere di calamus.
L’olio ayurvedico è calmante, lenitivo, inumidito e lubrificante; inoltre, la parola per l’olio nel sanscrito -sneha è anche una parola per l’amore, e quindi ha un posto speciale nella tradizione ayurvedica come ultimo nutrimento e portatore d’amore. L’olio ayurvedico trasmette queste qualità profondamente nei tessuti del corpo.
Vi sono due categorie fondamentali di olio ayurvedico:
-Base Olio-Puro: olio organico intero da una fonte naturale (come il sesamo, la mandorla, la noce di cocco o il girasole)
-Olio di erbe: un olio di base infuso con una decozione di una o più erbe ayurvediche, che unisce le qualità nutrienti e lenitive dell’olio alle proprietà curative delle erbe.

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Alberto Orlandi

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