Come convivere con la stagione Kapha e prosperare in Primavera

La stagione Kapha, che emerge dalla profondità dell’inverno e avanza nello splendore della primavera, è il momento in cui il nostro ambiente conserva le qualità più fredde, più pesanti e più umide dell’anno.
La primavera è il periodo Kapha dell’anno, in cui predominano le qualità pesanti, fredde e appiccicose di Kapha dosha; è un periodo in cui spesso ci sentiamo pigri, ma con qualche accorgimento possiamo ritrovare l’energia e la motivazione.

Ecco i miei consigli su come prosperare nella stagione Kapha:

  • Svegliati prima dell’alba

Potrebbe sembrare controintuitivo svegliarsi al buio, ma finché si ha l’abitudine di andare a letto presto (o meditiamo per aiutarci a bilanciare le conseguenze del poco riposo), alzarsi prima del sole, così da poterci sincronizzare con la giornata a venire, è incredibilmente energizzante, provare per credere!

  • Fai movimento fisico

L’Ayurveda consiste nel trovare l’equilibrio compensando le qualità che ci influenzano; poiché Kapha è pesante e tende a impigrirci, fare attività fisica, magari più vigorosamente del solito, può aiutarci a combattere la tendenza alla svogliatezza: il movimento aiuta a tenere il corpo caldo, a far pompare il sangue e a regolare l’appetito.
Ballare, andare in bicicletta, correre, vinyasa dinamici, tutto va bene, purché ci faccia stare bene e ci appassioni.

  • Segui una dieta leggera

ayurvedaIn questo periodo, in cui il fuoco digestivo può aumentare, è bene diminuire (non eliminare del tutto) i cibi molto dolci o molto grassi, perché appesantiscono il corpo, che già non è al massimo delle energie. Via libera alla frutta più leggera, come mele e pere, ma anche alle verdure a foglia verde.
Un consiglio prezioso è quello di sostituire i latticini con alternative non casearie e scegliere cereali ricchi di nutrienti come l’orzo e il grano saraceno ben cotti; in questo modo evitiamo di gravare sull’apparato digerente, ma anche di accumulare ama, il sottoprodotto appiccicoso del cibo non digerito, che è la causa della maggior parte degli squilibri.

  • Purificati dalle tossine

Le tossine nel corpo, provenienti sia dall’ambiente che dalle impurità digestive (ama), possono portare pigrizia e offuscare le percezioni e l’intuizione.
Una semplice abitudine ayurvedica, come l’abhyangam quotidiano o un ciclo di abhyangam in linea con le proprie esigenze, può aiutare ad eliminare tossine, superare la fatica e lo stress, correggere disordini causati da afflizioni del sistema nervoso, rallentare i processi di invecchiamento e promuovere la longevità.

  • Ascolta il tuo Corpo

Comprendere le proprie caratteristiche mente-corpo e il modo in cui i fattori emotivi, sociali e stagionali ci influenzano, ci permette di imparare ad ascoltare la nostra mente e il nostro corpo in un modo nuovo; è come se sviluppassimo la nostra bussola interiore, che ci consente di ascoltare i segnali del nostro corpo e imparare a usare cibo, integratori a base di erbe e scelte di vita per ripristinare il nostro equilibrio. Può sembrare difficile da padroneggiare, ma tutti hanno questa capacità innata.

“Per coloro i cui dosha sono in equilibrio, il cui appetito è buono, i cui tessuti corporei (dhatu) funzionano normalmente, i cui sistemi di eliminazione e altri sistemi di rimozione dei rifiuti (mala) sono in equilibrio e il cui corpo, mente e sensi rimangono pieni di beatitudine, essi sono chiamati persone sane”. – Sushruta Sutrathana 15, 41

Ricordiamoci quindi che l’obiettivo principale dell’Ayurveda è sentirsi equilibrati, provare gioia. Se la tua intenzione è quella di sentirti felice, se la tua intenzione è quella di sentirti bene, cercherai naturalmente le scelte alimentari e di stile di vita che ti fanno sentire in salute.

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Alberto Orlandi

 

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