Spegni il fuoco della gastrite con l’ayurveda!

“Gastrite” significa infiammazione del rivestimento del muco dello stomaco.

Le persone che soffrono di gastrite si sentono a disagio durante la maggior parte della giornata e potrebbero anche provare una persistente sensazione di debolezza.

I principali fattori della gastrite comprendono il consumo eccessivo di alcol, tabacco, caffeina, cibi acidi, piccanti, e farina bianca.
Lo stress, la rabbia e l’esposizione al calore portano anche all’aggravamento di questa condizione.
I sintomi più comuni sono: indigestione, dolore addominale, singhiozzo, nausea, vomito, bruciore di stomaco e perdita di appetito, ma questa patologia può avere origine anche da conflitti interiori, come:
– Covare e trattenere emozioni, non riuscendo ad esternarle (rabbia, frustrazione, torti, offese…)
– Provare vuoto affettivo
– Vivere situazioni soffocanti (nelle relazioni di coppia, in famiglia, tra amici, colleghi…)
– Vivere momenti di transizione difficili da accettare (una separazione, un trasferimento…)

Trattare la gastrite con un approccio ayurvedico

Nell’Ayurveda, la condizione della gastrite cronica è conosciuta come Urdhvaga Amla Pitta. È causata principalmente da un peggioramento di Pitta Dosha (l’umore ayurvedico che rappresenta il fuoco), che si verifica a causa di abitudini alimentari scorrette ed un consumo eccessivo di alcool o tabacco. Pitta aggravato danneggia il fuoco digestivo del corpo, portando a digestione impropria del cibo e produzione di ama (tossine). A causa di Pitta aggravato, ama si riscalda, si accumula nel corpo ed aumenta i livelli di gas nello stomaco, causando la condizione di gastrite.
Il trattamento ayurvedico della gastrite cronica comporta la riduzione delle energie corporee aggravate e il ripristino del fuoco digestivo mediante preparazioni rinfrescanti a base di erbe e una dieta per aiutare a ristabilire Pitta.
Anche le pratiche ayurvediche per ridurre la tensione e lo stress, come il massaggio, si dimostrano molto efficaci nel trattamento di questa condizione.

Consigli per la dieta e lo stile di vita

A chi soffre di gastrite è consigliato digiunare per uno o due giorni, durante i quali possono essere assunti acqua calda, tisane o al limite frutti succosi come uva, mele, arance, angurie, ecc.
L’idea principale è quella di disintossicare lo stomaco eliminando i residui tossici, sono quindi bandite le bevande gassate o alcoliche e il caffè.
Evitare cibi trasformati e fermentati.
Evitare anche cibi ricchi di grassi e condimenti, cibi acidi, salati e piccanti.
Fare una certa quantità di esercizio quotidiano.
Bere almeno 8-9 bicchieri d’acqua in un giorno. L’acqua rilasserà lo stomaco e libererà tutte le tossine accumulate all’interno.

Rimedi casalinghi

Masticare 2-3 piccoli pezzi di zenzero con sale prima di ogni pasto. Questo darà un rapido sollievo dal disagio causato dalla gastrite.
A colazione e a pranzo bere 1 bicchiere di latticello (se non lo trovate potete provare a mescolare insieme 250 gr di yogurt magro con 250 gr di latte scremato e un po’ di succo di limone. Lasciate riposare a temperatura ambiente da 5 a 15 minuti prima dell’uso) con 1 cucchiaino di polvere di semi di cumino tostato e polvere di zenzero essiccato.
Prendere 6 grammi di argilla ventilata, kalimirch (pepe nero), pippali (pepe lungo). Macinare fino ad ottenere una polvere fine e aggiungere 1 g di asafetida e 2 g di sale grosso (sendha namak), quindi mixare il tutto con poca acqua, ottenendo una pasta di consistenza sottile. Riscaldare delicatamente la pasta e applicare sullo stomaco. Rimuovere il preparato dopo 2 ore.

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